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peter baby bio

Peter baby bio - Progetto Integrato di Filiera

peter baby bioLa creazione della Filiera Peter baby bio prende avvio dalla riconosciuta necessità degli operatori del settore di ideare e predisporre una intera gamma di referenze innovative ad alta specializzazione e valore aggiunto, in grado di calmierare gli altalenanti andamenti del mercato al consumo.

Data tale premessa è stata compiuta una attenta analisi del mercato al consumo ed individuata come possibile risposta alle istanze suddette la creazione di una filiera bio in grado di fornire materie prime di qualità finalizzate all’ideazione/validazione di una gamma completa di alimenti per la prima e primissima infanzia.

E’ noto, infatti, che il consumatore è sempre piu’ attento alla qualità chimico-nutrizionale ed ecologica delle referenze agro-industriali e che è disposto ad accordare un maggior prezzo alle stesse referenze quando soddisfino le aspettative in termini di contenuti materiali e qualità estrinseche. Tale dinamica risulta essere maggiormente evidente quando ci si rivolge a classi di consumatori, per così dire, speciali come i neonati e i bambini di età inferiore ai 2 anni.

Sulle scelte d’acquisto relative agli alimenti per tali categorie di consumatori, infatti, indubbiamente insistono aspetti psicologici ed affettivi, nonché culturali in funzione dei quali le famiglie sono disposte ad accordare un maggior prezzo alle referenze purchè esse garantiscano:

  • salubrità ed igienicità, come prerequisiti;

  • siano biologiche;

  • abbiamo un elevato valore nutrizionale e nutraceutico;

  • derivino da sistemi di produzione eco-sostenibili e da filiere corte e cortissime.

Il presente PIF, quindi, ha intenzione di garantire un buon piazzamento delle materie prime agricole destinandole a trasformatori che si occuperanno, mediante i progetti pilota attivati con la sottomisura 16.2, di ideare e validare referenze destinate all’alimentazione complementare del neonato. La filiera Peter baby bio, inoltre, ha tra i propri obbiettivi prevalenti quello di impiegare materie prime “tipiche” del territorio di appartenenza (Provincia di Siena) per l’ideazione delle referenze, allo scopo di incorporare nei prodotti finiti territorio e appartenenza geografica.

materie primeIn effetti, una delle problematiche affrontate dalla filiera è di come ridurre l’impatto ambientale delle produzioni. Tale aspetto è stato in primo luogo affrontato creando una filiera interamente certificata ai sensi del Reg.Ce 834/07 in materia di agricoltura biologica e, quindi, costituita da operatori che adottano sistemi di produzione resilienti e conservativi.
Si è, però, voluto ridurre ulteriormente l’impatto sul territorio delle produzioni andando a creare una filiera corta di produzione/trasformazione e prima commercializzazione. Questo consente, riducendo i trasporti su gomma delle diverse materie prime dal luogo di produzione a quello di trasformazione, di contenere notevolmente il costo ambientale delle trasformazioni stesse.

In ultimo, si fa presente che il trasformatore del PIF (Podere Pereto di Bordoni Franco) si è già dotato in passato di un impianto fotovoltaico in grado di sostenere interamente i consumi energetici necessari alle trasformazioni. La creazione di una filiera di tale respiro e così fortemente connotata, mediante la stesura di specifici disciplinari di produzione, ha lo scopo di garantire la permanenza e la diffusione sul territorio provinciale dell’agricoltura biologica. Le azioni previste per far sì che il soggetto appena descritto si sviluppi sono le seguenti:

  1. messa a punto e validazione di disciplinari di produzione primaria relativi alle tecniche di allevamento dell’agnello da latte, del bovino da carne, dei cereali antichi e minori, di 2 pseudocereali (miglio e mais pignoletto) e di alcuni legumi per l’alimentazione umana;

  2. messa a punto di un processo di trasformazione ottimale finalizzato ad ottenere una intera gamma di omogeneizzati di frutta, verdura e carne per l’alimentazione complementare;

  3. caratterizzazione chimico-nutrizionale, nutraceutica e tecnologica delle referenze di cui al punto b) messa a punto di farine di cereali antichi, minori e pseudocereali nelle 3 tipologie semi -integrale, micronizzata e tostata, nonché di farine di legumi decorticati nelle 2 tipologie cruda e micronizzata da destinare alle diverse fasi dell’alimentazione complementare e dello svezzamento. Contestuale valutazione tecnica e tecnologica relativa al processo produttivo maggiormente confacente alle finalità nutrizionali poste come obbiettivo;

  4. caratterizzazione chimico-nutrizionale, nutraceutica e sensoriale delle farine di cui al precedente punto c.

Obiettivi del progetto

  1. ideare e validare mediante la collaborazoine delle aziende private con gli enti di ricerca, riuniti nella sottomisura 16.2 ,una gamma completa di alimenti per l’infanzia. Ciò allo scopo di fornire risposte concrete al mondo della produzione primaria che potrà allocare con buona soddisfazione le proprie derrate presso i 2 trasformatori della filiera Peter baby bio e al consumatore che avrà accesso a referenze ad alto portato nutrizionale e salutistico;

  2. divulgare in modo capillare le tecniche ottimali di produzione ed allevamento in bio delle principali materie prime oggetto d’interesse del presente PIF per poter disporre di una qualità “standard” delle derrate impiegate e per poter favorire l’accesso di nuovi operatori a sistemi di produzione resilienti e conservativi;

  3. promuovere in modo efficiente ed efficace i risultati relativi al progetto pilota della 16.2, nonché degli assunti che lo hanno ispirato e guidato presso i pediatri di base operanti nell’ambito del servizio sanitario nazionale.

La filiera Peter baby bio, infatti, occupandosi di alimentazione dell’infanzia ha la capacità di mettere insieme in modo semplice e coerente i diversi soggetti che quotidianamente operano all’interno e a latere del settore agro-industriale, con l’intento comune di disporre di alimenti sani ed ecosostenibili per i neonati. La filiera risulta, quindi, costituita da 1 trasformatore, Podere Pereto di Bordoni Franco che ne è il Capofila e da una quarantina di aziende agro-zootecniche operanti all’interno di pressoché tutte le filiere di produzione che risultano essere impegnate nel fornire le materie prime per le referenze oggetto d’interesse.


Contatti

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Capofila

Podere Pereto

di Bordoni Franco

Loc. Podere Pereto

53040 Rapolano Terme (SI) - Italy

Tel. 0577 704371

P. Iva 00805480522